A marzo un amico che stimo molto, guardando un mio catalogo, ha detto che nei miei quadri vede un velo di tristezza. In quel momento devo essere sincero non avevo capito molto, in ogni modo ho tenuto questa osservazione dentro di me.
Questa estate ho avuto modo di rifletterci sopra, e di scoprire che questo velo di tristezza, che è perché anche davanti alle cose più belle che vedo qualcosa manca sempre, è paradossalmente qualcosa che svela, che mi permette di guardare le cose con più pienezza, di guardare più in là.
Come in quest’opera, Attesa del treno, che racconta di un’esperienza penso molto comune, di quando sei lì fermo in stazione, attendi il treno, ed è un’attesa che ti fa pensare e ti fa venire un po’ di tristezza.
Poi alzi gli occhi e ti accorgi che in fondo all’orizzonte c’è un rosso magenta che ti chiama, e ti aspetta… e la tua attesa diventa più viva. Il cuore è ferito dall’incontro con ciò che gli manca, che ferendolo si rivela, e quindi lo attira (p. Lepori).
Questo lunedì lo dedico a tutti coloro che stanno vivendo l’attesa di un nuovo inizio, nella scuola, nel lavoro, nella vita.
Buon lunedì e buon inizio settimana a tutti!
2014 – Attesa del treno, 70x90cm, olio su tela