La scorsa settimana sono andato a casa di una famiglia per consegnare una mia opera sul Duomo. Mentre allestivo l’opera, discutevamo del fatto che, chi ama Milano, a cosa pensa? Subito al Duomo, alla Madonnina. Sì, ci sono anche altri luoghi simbolo direi “intoccabili” come Sant’Ambrogio, lo Stadio di San Siro per gli sportivi, l’Unicredit e tutta l’area di porta Garibaldi con il quartiere Isola. Ma perché proprio il Duomo?
Provo a dare una mia chiave di lettura a partire dall’opera che vedete. È un dipinto piccolo (24x30cm), e il Duomo è visto da via Orefici, quindi di scorcio sbucando dalla piazza. L’aspetto che più mi sorprende è la totale sintonia tra la vita della piazza e le guglie del Duomo, che nella loro verticalità fanno esplodere, con lo splendore della Madonnina, tutta l’ampiezza del cielo.
In questa piazza vedo il cammino della vita, che parte dalla vita terra terra, quella fatta di conquiste, “fatturato”, sconfitte, gioie, dolori etc. In quel magma di colori si percepisce questo dinamismo. Poi i fili ci aiutano a fare un esercizio che a volte da soli non siamo in grado di fare, ovvero di alzare lo sguardo dal nostro piccolo mondo, e guardare le cose che ci sono, che per la maggior parte delle volte sono anche belle!
Buon lunedì e buona settimana a tutti.