La città di Milano, negli anni, mi ha fatto uscire per tutto quello che sono: dove avevo qualche dubbio mi ha fatto essere più deciso nelle scelte, mi ha come fatto uscire direttamente dal tubetto del colore l’essenzialità di quello che stavo vivendo. In questa opera piccola sul Duomo (20x30cm) c’è tutto lo slancio e apertura del cielo lombardo, addirittura mi addentro nelle velature delle nuvole per fare sentire quel senso di infinito. Nei fili del tram a sinistra, così sospesi, sento come la vertigine di quei fili così sofferti, perché per conquistare le cose belle bisogna guadagnarsele ogni volta e per me è un po’ una sfida sempre nuova quella di mettermi davanti alla tela bianca.
Da quei fili sospesi nel cielo sono nate le corde immerse nell’acqua della nuova serie degli attracchi. Che sia cielo o acqua quelle linee sono dei leganti che mi permettono di guardare meglio ed entrare sempre di più da protagonista nelle cose che vivo.
Buona giornata e buon lunedì a tutti!